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Trittico del Teatro delle Albe



RAVENNA-MAZARA 2010


a cura di Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Alessandro Renda
produzione Ravenna Festival, Ravenna Teatro


Il trittico del Teatro delle Albe Ravenna-Mazara 2010 è un progetto nato da una sollecitazione di Ravenna Festival, che ha invitato la compagnia a conoscere e incontrare la realtà di Mazara del Vallo, città singolare per il suo intreccio di etnie, dove un cittadino su dieci è di nazionalità tunisina, frutto di un’immigrazione iniziata alla fine degli anni ’60, ma con echi molto più antichi.

L'invito di Ravenna Festival rivolto alle Albe è nato dopo anni di intensa collaborazione tra il Festival e la compagnia ravennate e anche alla luce dell'eccellente lavoro svolto dalle Albe in tante parti del mondo, da Scampia ai quartieri africani di Chicago, dal Senegal alle banlieue della Francia e del Belgio.

È così nata l'idea di questo trittico, a cura di Marco Martinelli, Ermanna Montanari e Alessandro Renda, ovvero di tre opere che in maniera differente prendono Mazara come simbolico luogo di frontiera e punto di partenza per un affresco sull'oggi, davanti a quel Canale di Sicilia, a quella striscia di Mediterraneo, sede negli ultimi 15 anni di una devastante tragedia. A questo allude il titolo dell'intero cantiere di lavoro, oltre che alle due città in cui si svolgeranno e saranno presentate le opere, città segnate nella loro storia millenaria dalla presenza del mare.

Cercatori di tracce da Sofocle, è stato l’esito festante di un laboratorio che Marco Martinelli e Alessandro Renda hanno guidato con una cinquantina di ragazzi tunisini e siciliani. Così come a Scampia, anche qui il primo approccio con gli adolescenti è stato nel segno dell'antico teatro greco, nel segno di una comicità grottesca e "satiresca". Lo splendido Satiro danzante ritrovato nel profondo del Mediterraneo e oggi in mostra al Museo di Mazara, è stata una suggestione visiva assai "prossima" e utile nel rimettere in vita le figure ghignanti e malinconiche dei satiri di Sofocle, esseri, semidei umani e bestiali, cui gli adolescenti di Mazara hanno prestato la loro, le loro lingue, il loro immaginario. A coronare lo scintillante rapporto tra antico e presente le musiche dei Fratelli Mancuso, tra i più alti esponenti della tradizione musicale siciliana, capaci di utilizzarla e reinventarla con una commovente, necessaria attualità.

La seconda tappa è stata Rumore di acque, una novità drammaturgica di Marco Martinelli sulle tragedie nel Mediterraneo, un monologo dallo humor nero caro al drammaturgo ravennate, interpretato da Alessandro Renda, con la colonna sonora originale e la presenza in scena dei Fratelli Mancuso.

E infine il film documentario MARE BIANCO: Mazara del Vallo, la punta italiana che più si protende verso l’Africa, è una città che ancora oggi rivela la sua lunga storia di relazioni tra le due sponde del Mediterraneo. Sullo sfondo di questo luogo di frontiera, si intrecciano, due “viaggi”: da una parte le dure giornate di pesca nel mezzo del Canale di Sicilia e al largo delle coste della Tunisia del peschereccio Prassitele, dall’altra le danze e i canti di un gruppo di ragazzi, per lo più tunisini, impegnato ad allestire uno spettacolo teatrale.


 
Cercatori di tracce di Adelina Suber (file pdf 56KB)

Il ponte tra popoli e religioni lanciato da un palcoscenico di Anna Bandettini su Repubblica.it
 
Qualcosa di più di un teatro. Diario di un'esperienza a Mazara di Alessandro Renda su Dialoghi Mediterranei


CALENDARIO DEBUTTI

Cercatori di tracce: Mazara del Vallo 29 e 30 maggio 2010, Palermo 3 giugno 2010, Ravenna 7 giugno 2010
Rumore di acque: Ravenna 10 e 11 luglio 2010
MARE BIANCO, film documentario di Alessandro Renda (2014, HD720, 53')