I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
di Marco Martinelli
Ideazione: Marco Martinelli e Ermanna Montanari.
In scena: Luigi Dadina, Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Giuseppe Tolo.
In proscenio, testimone: Marika Giorgi.
In platea: "Irriducibile", celebr-azione di Roberto Barbanti.
Musiche: Roberto Barbanti.
Scene e costumi: Cosetta Gardini, Ermanna Montanari.
Regia: Marco Martinelli.
Produzione: Albe di Verhaeren, Comune di Bagnacavallo.
Prima nazionale Bagnacavallo, Teatro Goldoni, 29 aprile 1987
Breve nota delle Albe sulle Albe stesse
1. Teatro di carne
Proseguendo il lavoro di ‘CONFINE’: l'attore e la sua fisicità inquieta, vulcanica.
L'attore è al centro della scena: può anche stare in un angolo, comunque è al centro: nulla si può fare, se non si fa riferimento a lui. L'attore è al centro di una scena esplosa: è l'animale-anomalo: vive sulla sua superficie e nel suo profondo le distruzioni di fine millennio: non incarna l'uomo, soltanto, incarna il vivente.
Le gabbie sono invisibili: scriveva Lu Hsün della Cina del 1925: «ci sono muri dappertutto, ma invisibili, come muri creati dagli spiriti, e tu puoi urtarvi contro in continuazione». Quella condizione è la nostra: quella di tutti: di chi scrive e di chi legge, di chi non scrive e non legge, di chi passa.
L'attore del teatro di carne lotta contro fantasmi invisibili: sente i morsi sulla pelle, tenta di decifrarli, tracce, per capire a chi appartengono i denti che mordono, e comunque: non vuole essere mangiato!!!
Insieme a lui gridano animali e foreste, la Terra divorata dai pesticidi, l'Aria arrugginita, il Mare avvelenato, il Vento che non soffia, i Popoli merce di scambio.
Si dirà: ma questa è ideologia! No, questa è ribellione che si fa carne, teatro, pensiero. Pensiero poeticamente POLITTTTTTTICO!
L'ideologia tiene in piedi gli assuefatti, chiude gli occhi ai rassegnati, presta argomenti ai cinici. L'attore del teatro di carne è tra «i fervidi che si dedicano a una riga di Lu Hsün, non sono, letteralmente, Lu Hsün?».
2. Teatro in-cantato
Brecht scriveva nel suo Breviario di estetica teatrale: «Quanto alla musica, essa dovrà rifiutare la parte di domestica senza idee proprie che generalmente le è riserbata».
Che cosa ascoltiamo a teatro, oggi e spesso?
Musiche che 'accompagnano', suppliscono (magari con gli ultimi successi) alla povertà di idee, creano atmosfere come i brandy, spappolano e stemperano il teatro in ritmi da video-clip.
E va bene, ma allora fate video-clip, non teatro!
Barbanti spiegherà altrove le sue ragioni su come "intendere" il teatro: ci preme qui sottolineare la comune ricerca di una musica scenica che produca immagini, più che servirle: il battere di un martello, il risucchio di una ventosa, i suoni di un magnetofono.
Questa Cina che abbiamo in testa è un evento dalla natura anfibia: il piano dell'immaginario (la scena: Lu Hsün a Ravenna nel 1987) interagisce con il piano del reale (la platea: Barbanti e la celebr-azione di cui è autore-attore): i due momenti artistici, cresciuti insieme, e contemporaneamente lontani, si guardano.
Lu Hsün e Barbanti si curano le ferite: escono l'uno nella direzione dell'altro, il performer scopre la via dell'immaginario, lo scrittore morto nel '36 attraversa la cosiddetta realtà.
La Storia passa in mezzo, spezza, controlla: che «il buon senso è la cosa meglio distribuita al mondo».
Con buona pace di chi la sa lunga.
3. Teatro di scrittura
Ai tempi delle avanguardie storiche era giusto congelare: si veniva dal chiaro di luna, da un romanticismo sfilacciato, dalle piene sentimentali dell'800.
Noi, in tempi di grande freddo, dichiariamo il nostro fervore: «i fervidi che si dedicano a una riga di Lu Hsün, non sono, letteralmente, Lu Hsün?»
La scrittura è sacra, c'è un dio che la produce (e anche una casa editrice: ma questo è un altro discorso): un piccolo dio che vi rimane imprigionato dentro, e chiede di essere liberato.
Lu Hsün: vita imbrigliata in piccoli oggetti ricavati dagli alberi, chiamati libri.
Alle Albe sta a cuore la scrittura: gli scrittori: la scrittura dentro il teatro, matericamente dentro: la scrittura che diventa orale, diventa teatro: scrivere una pagina, l'attore la parla, la mangia, la reinventa, la musicalizza, la respira, la restituisce, e con quel che resta ricreare una scrittura fatta di respiri, musica, ragioni.
Libretto di sala, aprile 1987
Rassegna stampa
A proposito di Bateson
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Autore: Giuseppina Ciuffreda
Testata: Il Manifesto
Data: 25 novembre 1986
Una Cina probabile o forse sognata
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Autore: Brunella Torresin
Testata: Hystrio
Data: 1987
Ravenna dieci e lode
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Testata: Il Manifesto
Data: 1987
E i verdi in piazza fanno teatro off
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Testata: La Repubblica
Data: 1987
Brandelli di Cina divorati a Ravenna
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Autore: Marisa Ostolani
Testata: La Repubblica
Data: 29 aprile 1987
I tormenti di Lu Hsun
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Autore: Emilio Vita
Testata: Il Nuovo Ravennate
Data: 01 maggio 1987
Ascoltare il teatro: note su musica e messa in scena
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Testata: Burattini
Data: giugno 1987
Teatro STrabico
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Autore: Gianfranco Capitta
Testata: Proscenio notizie
Data: agosto 1987
Sant'Anna Arresi, un paese che cresce e si impone
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Data: agosto 1987
Sant'Anna Arresi, la festa e' cominciata
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Testata: L'Unione Sarda
Data: 25 agosto 1987
E per palcoscenico una chiesa sconsacrata dove si celebra il teatro
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Autore: Angelo Porru
Testata: La Nuova (Nuova Sardegna)
Data: 25 agosto 1987
Un teatro alla ricerca delle sue origini
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Autore: Walter Porcedda
Testata: La Nuova (Nuova Sardegna)
Data: 27 agosto 1987
Altri gruppi, altre tendenze
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Testata: Vogue
Data: settembre 1987
Sant'Anna Arresi: il teatro e' morto, lunga vita al teatro
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Autore: Marco Manca
Testata: L'Unione Sarda
Data: 02 settembre 1987
E l'avanguardia?
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Testata: La Stampa
Data: 28 settembre 1987
Albe di Verhaeren
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987, Confine-1986
Autore: Emilio Vita
Testata: Il Brillante
Data: 28 ottobre 1987
Fra danza e teatro comico un inverno firmato Itc
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Testata: La Repubblica
Data: 06 novembre 1987
Dalla "Ravenna marocchina" alla Grecia presocratica
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Testata: Corriere di Firenze
Data: 21 dicembre 1987
Romagna violenta, teatro politico
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
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Testata: La Nazione
Data: 1988
Non piu' Romagna mia, questa e' la nostra Africa
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
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Testata: La Repubblica
Data: 1988
In trecento a Bologna per parlare di teatro
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
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Data: 1988
Albe all'ITC
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Testata: Mongolfiera
Data: gennaio 1988
Uno spettacolo visionario fra Romagna, Africa e Cina
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Autore: Stefano Casi
Testata: L'Unità
Data: 14 gennaio 1988
Quando la Cina sa di Romagna
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Testata: La Repubblica
Data: 14 gennaio 1988
Uomini e animali carne da macello
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Autore: Alberto Artese
Testata: Il Resto del Carlino
Data: 16 gennaio 1988
Brandelli di Cina
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Testata: La Stampa
Data: 05 febbraio 1988
C'e' un fantasma in palcoscenico, e' il teatro politico
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Testata: La Stampa
Data: 07 febbraio 1988
Rassegna Giovin Italia: la Cina e' vicina
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Autore: G. Sebastiano Brizio
Testata: L'Avanti!
Data: 12 febbraio 1988
Non piu' Romagna mia, questa e' la nostra Africa
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987
Autore: Brunella Torresin
Testata: La Repubblica
Data: 11 marzo 1988