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Marco Martinelli


Nasce a Reggio Emilia il 14 agosto 1956.

 

Nel 1977 sposa Ermanna Montanari e insieme cominciano il proprio apprendistato teatrale, lavorando fino al 1983 in diversi gruppi, allestendo testi di Beckett, Buchner, Campanile.

 

Nel 1983 fonda, insieme a Ermanna Montanari, Luigi Dadina e Marcella Nonni, il Teatro delle Albe: opera nella compagnia in qualità di drammaturgo e regista. Tra i primi lavori di Martinelli con le Albe ricordiamo Ruh. Romagna più Africa uguale, Siamo asini o pedanti?, I Refrattari e I ventidue infortuni di Mor Arlecchino, rielaborazione goldoniana che ha avuto molta risonanza in Italia e in Europa, tradotta in diverse lingue, centrata sulla singolare figura di un Arlecchino africano.

 

La critica specializzata e gli studiosi hanno sottolineato “il talento di un regista fra i più intelligenti e originali” (Palazzi), vedendo nella forza espressiva del drammaturgo-regista e nella vitalità delle Albe “un uomo-teatro iperrealista e un collettivo di irriducibili individualità” (Meldolesi); e l’esperienza di “meticciato teatrale” tra attori italiani e senegalesi (da anni componente stabile della compagnia) è stata definita come “l’ultima riprova che la fabbrica del teatro africano è in Europa, come già ci avevano ammonito Genet e Brook” (Quadri).

 

Nel 1991 è nominato direttore artistico di Ravenna Teatro, “Teatro Stabile di Innovazione”.

 

Nel 1995 vince il Premio “Drammaturgia In/Finita”, promosso dall’Università di Urbino, con il testo Incantati, una parabola sul gioco del calcio nella periferia romagnola. Nel 1996, in qualità di direttore artistico, ritira per Ravenna Teatro il Premio Ubu "per l’impegno e la ricerca linguistica", mentre nel 1997 vince il Premio Ubu per la drammaturgia di All’inferno!, un originale affresco da Aristofane prodotto da Ravenna Festival. Infine è del giugno 1999 il Premio Hystrio a lui attribuito per la regia.

 

Nel maggio 2000 esce il libro “Jarry 2000", edizione Ubulibri, che racconta i lavori, Perhindérion e I Polacchi, ispirati all’opera di Alfred Jarry, che hanno portato le Albe ai vertici della scena italiana. I Polacchi ha ricevuto tre nomination al Premio Ubu 1999 ("miglior spettacolo", "miglior regia", "miglior attore under 30"), il Premio della giuria al Fadjir International Festival 2002 di Teheran, il Golden Laurel 2003 (“miglior regia” a Marco Martinelli e “migliore attrice” a Ermanna Montanari) al Festival Internazionale "Mess" di Sarajevo.

 

Nel 1999, insieme a Ermanna Montanari, inventa il “Cantiere Orlando”, ricognizione nell’universo dei poemi cavallereschi rinascimentali: in tale contesto cura la regia de L’isola di Alcina di Nevio Spadoni produzione di Ravenna Festival e della Biennale di Venezia (nomination come “miglior spettacolo” e Premio Ubu alla Montanari quale “miglior attrice” 2000) e le riscritture di Baldus da Teofilo Folengo e di Sogno di una notte di mezza estate da Shakespeare.

 

Nel campo della lirica Marco Martinelli firma la regia de La Locandiera di Pietro Auletta (1997), prodotto da Ravenna Festival e Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti (2001), una produzione del Teatro Comunale di Bologna.

 

Tra il 2003 e il 2004 dirige il corso di nove mesi Epidemie-percorso per la crescita professionale dell’attore, organizzato da Emilia Romagna Teatro Fondazione e Ravenna Teatro (finanziato dal Fondo Sociale Europeo, dalla Regione Emilia Romagna e dal Ministero del Lavoro), da cui escono 15 degli attori di Salmagundi, favola patriottica, scritto e diretto dallo stesso Martinelli, che debutta a Mittelfest 2004.

 

Nel febbraio 2005 firma la regia dello spettacolo La Mano, "de profundis rock", tratto dal romanzo omonimo di Luca Doninelli e coprodotto da Le manège.mons (Belgio) e dai Festival italiani Ravenna Festival e Le Colline Torinesi.

 

Tra maggio e giugno 2005 Marco Martinelli, insieme ad Ermanna Montanari, Maurizio Lupinelli e Mandiaye N’diaye, è a Chicago per cinque settimane con un intenso programma di spettacoli e laboratori. Cuore del progetto, il lavoro con un gruppo di studenti africani della Senn School, volto all’allestimento di una nuova versione de I Polacchi. Al fianco dei tre attori protagonisti, un coro di dieci adolescenti provenienti dalla Nigeria, dal Sudan, dall’Etiopia, dall’Eritrea, dal Camerun e da Haiti. Il progetto ha visto uniti nel sostegno enti pubblici e privati sia italiani che statunitensi.

 

Nell’ottobre 2005 cura la regia di una “lettura pubblica” del testo di Elsa Morante La canzone degli F.P. e degli I.M., che vede in scena i quattro giovani attori del Teatro delle Albe.

 

Nel novembre 2006 mette in scena due spettacoli: LEBEN, drammaturgia di Marco Martinelli e Sterminio (Premio Ubu 2007 a Marco Martinelli come “migliore regia”), di Werner Schwab, che insieme costituiscono un dittico sull’ineluttabilità e l’universalità del male.

 

Nel gennaio 2007 è in Senegal, dove lavora insieme a Ermanna Montanari e Mandiaye N’Diaye a una nuova “messa in vita” de I Polacchi, sulla scia dell’esperienza di Chicago. Lo spettacolo Ubu buur debutta nel cuore della savana, nel villaggio di Diol Kadd, con un coro di Palotini senegalesi. Ubu buur viene presentato in prima europea al Festival des Francophonies en Limousin (Francia), che lo ha anche coprodotto, in prima nazionale al Teatro Festival Italia di Napoli e a VIE Scena Contemporanea Festival di Modena, nell’autunno 2007.

 

Nel giugno 2008 cura la regia di Rosvita, lettura-concerto in cui Ermanna Montanari torna, dopo diciassette anni, ad affrontare l'opera della monaca-drammaturga sassone del X secolo nel doppio ruolo di interprete - insieme a Cinzia Dezi, Michela Marangoni e Laura Redaelli - e autrice del testo. 

 

Nell'ottobre 2008 cura la regia di Stranieri di Antonio Tarantino, nuovo approdo alla drammaturgia contemporanea del Teatro delle Albe.

 

Nel 2009 firma la regia e le luci di Ouverture Alcina, performance vocale di Ermanna Montanari su testo di Nevio Spadoni e musica di Luigi Ceccarelli, spettacolo che riscuote un grande successo di pubblico e critica in occasione delle numerose recite in varie città del mondo: da New York in collaborazione con il Coil Festival e Under the radar festival, a Mosca nell'ambito del Festival internazionale "Stanislavskij Season", da Tunisi al festival Journées Théâtrales de Carthage, a Berlino al festival Theater/Teatro a Limoges al Festival des Francophonies en Limousin.

 

Nel 2010 le Albe si immergono nell’opera di Molière, che vede il debutto di due spettacoli, all’estero in Italia. Dopo una lunga residenza artistica in Belgio debutta a Mons, in Belgio, detto Molière, scritto e diretto da Marco Martinelli, un evento corale che vede in scena una tribù di 40 persone, tra attori professionisti (italiani e belgi), musicisti, studenti del Conservatorio di Mons e adolescenti delle aree di confine tra Francia e Belgio: uno spettacolo inusuale, una vera e propria festa del teatro che coinvolge il teatro e la città che lo accoglie. Lo spettacolo ha visto uniti nella coproduzione e nella tournée le manège.mons e la Maison de Culture di Tournai (Belgio) e La Rose des Vents Scène Nationale Lille Métropole (Francia). Secondo spettacolo del dittico molieriano, L’Avaro debutta nell’aprile 2010, prodotto da Ravenna Teatro in collaborazione con AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali) e ERT (Emilia Romagna Teatro Fondazione), e vede impegnata l’intera compagnia delle Albe, diretta da Marco Martinelli attorno a un Arpagone, fantasma-burattino del potere, impugnato come un’arma da Ermanna Montanari. 

 

Sempre nel 2010 debutta Rumore di acque, testo e regia di Marco Martinelli, un intenso monologo capace di trasfigurare in grottesca e malinconica poesia la cronaca tragica dei barconi alla deriva nel Mediterraneo. Lo spettacolo ottiene il patricinio di Amnesty International, e il testo Rumore di acque (pubblicato in Italia da Editoria & Spettacolo) suscita un grande interesse anche all’estero: nel 2011 è tradotto in inglese da Tom Simpson e pubblicato sulla rivista California Italian Studies; nel 2012 è tradotto in francese da Jean Paul Manganaro. 

 

Nel 2012 debutta PANTANI, testo e regia di Marco Martinelli, che vede impegnata tutta la compagnia, con il quale Martinelli vince il Premio Ubu 2013 come "migliore novità italiana (o ricerca drammaturgica)".

Nel 2014 debutta Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi, ideazione Ermanna Montanari e Marco Martinelli, autore del testo e regista dello spettacolo sulla leader birmana premio Nobel per la pace nel 1991.

 

Nel 2015 firma la regia di LUṢ, concerto spettacolo di Ermanna Montanari, Luigi Ceccarelli, Daniele Roccato, produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione con il Teatro delle Albe. Sempre lo stesso anno scrive e mette in scena Slot Machine.

 

Nel 2015 è scelto a rappresentare l'eccellenza teatrale nel quadro delle manifestazioni per Mons "capitale europea della cultura", insieme a Joel Pommerat, Wim Vandekeibus, Wadji Mowad, Denis Marleau. In quell'occasione, oltre a una singolare messa in scena corale di Bruits d'eaux, dirige una "mise en lecture" di un suo testo degli anni Ottanta, Bonifica, tradotto in francese da Laurence Van Goethem col titolo La plage de Daura.

 

Nel 2016 dirige il suo primo film, Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi, ispirato allo spettacolo di cui è protagonista Ermanna Montanari.

 

Nel 2017 debutta Maryam, testo di Luca Doninelli, musica di Luigi Ceccarelli, spettacolo dalla forte natura performatica di cui Martinelli firma la regia insieme alla Montanari.

 

Nel 2017 insieme a Ermanna Montanari firma l’ideazione, la direzione artistica e la regia di INFERNO Chiamata pubblica per la "Divina Commedia" di Dante Alighieri (prima anta del progetto LA DIVINA COMMEDIA 2017-2021) prodotto da Ravenna Festival in coproduzione con Teatro delle Albe/Ravenna Teatro. A Martinelli e Montanari viene assegnato il Premio Ubu 2017 al "miglior progetto curatoriale" per INFERNO. La seconda anta del progetto, PURGATORIO, vede nel 2019 un doppio debutto a Matera, in occasione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, e a Ravenna, nell'ambito di Ravenna Festival.


Nel 2018 scrive e mette in scena -insieme a Ermanna Montanari- Va pensiero, affresco corale capace di far luce sulla corruzione mafiosa in Emilia Romagna. Saluti da Brescello (di Marco Martinelli) ne costituisce il prologo, in forma di dialogo tra le statue di Peppone e Don Camillo nella piazza di Brescello.

Per questi due lavori viene conferito a lui e a Ermanna Montanari il Premio Articolo 21 e della Federazione Nazionale Stampa Italiana, assegnato nella stessa occasione anche a Donato Ungaro, la cui vicenda biografica è stata utilizzata come prima “fonte” per gli spettacoli.


Sempre nel 2018 scrive e firma la regia-insieme a Ermanna Montanari- di fedeli d'Amore, polittico in sette quadri per Dante Alighieri.

Nell'autunno 2019 esce il suo secondo film, The sky over Kibera, presentato al Filmmaker Festival di Milano, che racconta la “messa in vita” della Divina Commedia nell’immenso slum nel cuore di Nairobi con 150 bambini e adolescenti delle scuole locali in relazione alla Fondazione AVSI. 

Marco Martinelli è fondatore, insieme a Maurizio Lupinelli, della non-scuola del Teatro delle Albe, esperienza teatrale all'interno delle scuole superiori di Ravenna nata nel 1991 e tuttora in atto, che coinvolge ogni anno oltre 400 giovani, e che è divenuta punto di osservazione per molti studiosi ed addetti ai lavori. Nel 2006 la non-scuola approda a Napoli trasformandosi in ARREVUOTO, un’iniziativa triennale del Teatro Mercadante, diretta da Martinelli, a cura di Roberta Carlotto, per la quale Marco Martinelli riceve nel 2006 il Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro e il Premio Ubu come progetto speciale. Nel 2007 nasce PUNTA CORSARA, sempre per la direzione artistica di Martinelli, col sostegno della Fondazione Campania Festival, che porta a maturazione la scommessa di un teatro a Scampia. Nel gennaio 2011 parte il progetto CAPUSUTTA, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lamezia Terme, di cui Martinelli è direttore artistico, che vede impegnati il Teatro delle Albe e Punta Corsara in una serie di laboratori teatrali con gli adolescenti lametini. Nel luglio 2011 all'interno del festival Santarcangelo 41 il Teatro delle Albe presenta ERESIA DELLA FELICITÀ, una creazione a cielo aperto sul solco della non-scuola diretta da Martinelli (Premio Speciale Ubu 2012 come pedagogo): un plotone gioioso di duecento adolescenti, provenienti da tante città e paesi del mondo, che in maglietta gialla imbracciano i versi crepitanti di Vladimir Majakovskij, scritti quando lui pure era un giovane ribelle, e sentiva la tempesta nell'aria. 

 

Nel maggio 2016 viene nominato Presidente onorario della CUT, la Consulta Universitaria del Teatro, l'associazione che riunisce i docenti universitari italiani di materie teatrologiche. In quanto figura di artista e intellettuale, capace di coniugare la pratica artistica allo spessore teorico, Martinelli eredita il posto di Giuliano Scabia.

 

Pubblicazioni

Dal 1986, Martinelli ha pubblicato i suoi testi teatrali per numerose case editrici: Ravenna africana, Essegi, Ravenna, 1988; Teatro impuro, Danilo Montanari Editore, Ravenna, 1997; Jarry 2000, Ubulibri, Milano, 2000; Ravenna viso-in-aria, Longo Editore, Ravenna, 2003; Suburbia, molti Ubu in giro per il pianeta, libro+DVD, Ubulibri, Milano, 2008; LEBEN, operina in valigia, Editoria & Spettacolo, 2009; Rumore di acque, Editoria & Spettacolo, 2010.

Il 2014 vede un’intensa attività editoriale: Luca Sossella editore pubblica PANTANI, di Marco Martinelli, testo dello spettacolo che inaugura una nuova collana dedicata alla scrittura teatrale a cura di Jacopo Gassman. Titivillus edizioni pubblica Primavera eretica “scritti e interviste:1983-2013” di Marco Martinelli e Ermanna Montanari, un breviario che attraversa i trenta anni di attività della compagnia, con sette postfazioni di Massimo Marino, infine, contestualmente al debutto dello spettacolo, Luca Sossella editore pubblica Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi. Nello stesso anno il testo Rumore di acque conosce un grande successo all'estero e viene tradotto e pubblicato in varie lingue: negli U.S.A. col titolo Noise in the waters (Bordighera, 2014); in Belgio Bruits d'eaux (insieme al testo La plage de Daura, Lansman editeur, 2015); in Romania col titolo Rumoare în ape (nell'antologia Dramaturgie italianâ contemporanâ, pubblicata da Fundatia Culturala "Camil Petrescu", 2015).

Nel 2016 esce Aristofane a Scampia. Come far amare i classici agli adolescenti con la non-scuola, edito dalla fiorentina Ponte alle Grazie, in cui Martinelli racconta l’esperienza della non scuola, nata a Ravenna negli anni novanta e da allora divenuta un fenomeno “contagioso” esportato in tutta Italia e nel mondo.

Nel 2017 Ponte alle Grazie pubblica Nel nome di Dante, diventare grandi con la Divina Commedia.


Martinelli ha inoltre pubblicato scritti e articoli su numerose riviste: Teatro e Storia (diretta da Mirella Schino), Prove di Drammaturgia (diretta da Gerardo Guccini), Riga (diretta da Marco Belpoliti e Elio Grazioli), Lo Straniero (diretta da Goffredo Fofi), e doppiozero.com (diretta da Marco Belpoliti e Stefano Chiodi).

 

RITRATTI