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Lettere a Bernini

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Bernini


Enrico Fedrigoli


di Marco Martinelli in scena Marco Cacciola disegno luci Luca Pagliano scenografia Edoardo Sanchi musiche originali e sound design Marco Olivieri tecnico audio Paolo Baldini realizzazione immagini video Filippo Ianiero tecnici video Fagio, Filippo Ianiero realizzazione scene Antonio Barbadoro con la squadra tecnica delle Albe Alessandro Pippo Bonoli, Gilberto Bonzi, Fabio CeroniEnrico Isola, Lorenzo Parisi in collaborazione con Rinaldo Rinaldi assistente alla scenografia Laura Pigazzini  consulenza linguistica Valeria Pollice, Gianni Vastarella organizzazione Silvia Pagliano, Francesca Venturi ufficio stampa Alessandro Gambino-GDG Press, Federica Ferruzzi ideazione Marco Martinelli, Ermanna Montanari  regia Marco Martinelli 
coproduzione: 
Albe / Ravenna Teatro - Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale


Il testo Lettere a Bernini di Marco Martinelli è pubblicato nella Collezione di teatro, Einaudi 


Prima nazionale Ravenna, Teatro Rasi, 3 dicembre 2024

Calendario

Lettere a Bernini si svolge interamente il 3 agosto del 1667. In scena, nel suo studio di scultore, pittore e architetto, il vecchio Gian Lorenzo Bernini, la massima autorità artistica della Roma barocca, è infuriato con Francesca Bresciani, intagliatrice di lapislazzuli che ha lavorato per lui nella Fabbrica di San Pietro. E, nell'adirarsi con la donna, evoca l’ombra dell'odiato rivale: Francesco Borromini, il geniale architetto ticinese. Quando giunge la notizia inaspettata della morte di Borromini, la furia cede il passo alla pietas: il suicidio del rivale lo porterà a riflettere sul costante farsi guerra tra artisti e a riconoscere il valore di colui che per una vita ha considerato nemico.

Attraverso una drammaturgia in cui la voce dell’attore e quella di Bernini si rincorrono e sovrappongono senza soluzione di continuità a generare sulla scena - come scolpendo nel vuoto - presenze, figure e ricordi, l'opera di Martinelli ci mostra un Seicento che parla di noi, sospeso tra il secolo della Scienza nuova e l’attuale imbarbarimento.




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