l'opera
Se dovessi dire, se dovessi definire con una sola parola la qualità più evidente della voce poetica di Raffaello Baldini, direi: irresistibile.
E quel che mi ero segnato su un quadernetto, tre anni fa, leggendo per la prima volta una sua poesia, I nòttal, che in santarcangiolese vuoi dire pipistrelli: questo mi ero segnato, irresistibile.
C'è un personaggio dominante nei monologhi "in versi" di Baldini: può chiamarsi in un modo o nell'altro, ma non sbagli, è sempre lui. Un personaggio che non ha volto; non è una maschera, è proprio un non volto, un po' nell'ombra, un po' in luce, come in certi quadri di Bacon, e parla. Parla, fino allo sfinimento. Quel non-volto è una voce: nevrotica, solitaria, in fuga, che si contraddice, che si studia, che racconta e divaga, che fa i conti con se stessa e il mondo senza arrivare mai al punto, incerta, stralunata, un po' vera un po' inventata, lucida fino al delirio. Baldini fa del dialetto una lingua delle radici e insieme dello sradicamento: racconta minuziosamente il nostro spaesamento di creature del ventesimo secolo, utilizzando la lingua "del paese": terra e aria, lì sospeso è il suo geniale paradosso, il suo salto mortale, e Baldini lo fa con la leggera, magistrale grazia del funambolo.
Zitti tutti!, con cui alla soglia dei settant'anni debutta in teatro, è della stessa famiglia dei poemetti: c'è un lui che parla, un "normale" signore di mezza età traboccante di parole, una cascata di parole (e di nulla!) implacabili e comiche. E forse era scritto nella struttura già teatrale dei versi di La nàiva e di Furistìr, che prima o poi quel lui, quel fantasma di carta, si sarebbe presentato sul legno di un palcoscenico, davanti a spettatori in carne e ossa. Tre anni fa mi dissi: lavoraci sopra! Poi altri impegni, non ne feci nulla. Ma quando la scorsa primavera venne da me Ivano (dopo aver visto I Refrattari, entusiasta) a propormi di curare la regia di un testo di Baldini dissi subito sì. Trovai la proposta irresistibile.
Marco Martinelli
crediti
di Raffaello Baldini
in scena Ivano Marescotti
scene e costumi Sergio Tramonti
scenografo realizzatore Stefano Iannetta
voce Ermanna Montanari
regia Marco Martinelli
produzione Ravenna Teatro, Comune di Ravenna.
Il testo Zitti tutti! è contenuto nel volume Zitti tutti!, di Raffaello Baldini, Ubulibri, Milano, 1993.
Prima nazionale: Ravenna, Teatro Alighieri, 22 novembre 1993
Mo muréi par campè, cma s fal? l'è mèi réid, va là, ch'a i ragiòun sòura dal vólti, a zcòrr, da parmè, mo aquè t'é vòia ad ragiunè, qualcadéun d'ogni tènt, dis, t zcòrr da par tè cmè i mat? e mè a l guèrd, sa chéi ch' ò da zcòrr, ma chéi ch'a li déggh stal robi, ma a tè, patàca, ch' ta n capéss gnént?