Confine-1986



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di Marco Belpoliti

Dedicato a Nanni Valentini.
Ideazione: Marco Martinelli, Ermanna Montanari.
In scena: Ermanna Montanari.
Invenzioni visive e costumi: Cosetta Gardini.
Realizzazione costumi: Maria Grazia Dondarini.
Luci: Lino Gerosa.
Suono: Marco Martinelli.
Collaborazioni: Sarah Quaito, Luisa Pretolani, Riccardo Poletti.
Regia: Marco Martinelli.
Produzione: Albe di Verhaeren, Comune di Bagnacavallo.


Prima nazionale Bagnacavallo, Teatro Goldoni, 5 febbraio 1986


Servizio di Enrico Sotgiu




Confine

Caro spettatore, questo è il teatro delle Albe. Vabbé…
Noi ci sentiamo come gli alberi di città: crescono in un fazzoletto di terra imprigionata nel cemento, e gridano muti.
Ci sentiamo come quei merli di città, teppisti, che col becco vanno a rompere i coperchi delle bottiglie di latte, lasciate davanti al portone dal lattaio della mattina.
Noi ci sentiamo come ci ha definito un nostro amico (sapiente e burlone): assolutamente “pre”-moderne.
Animali in gabbia.
Sappiamo, con Bateson, Giordano Bruno, Lucrezio (tra le stelle più luminose della nostra costellazione) che il divino dimora nel fiore come nel motore di una motocicletta, e che il grande peccato è separare la mente dal corpo.
Confine è la fame di felicità che ci spinge ad alzarci ogni mattina, e desiderare, e ricominciare.

Albe di Verhaeren
Rha-ma, città delle lune
aprile ‘86


Tempo fa chiedemmo a Marco Belpoliti, amico e scrittore, di scrivere qualcosa per noi. Marco non pensò ad un testo teatrale, ma scrisse dei racconti sul mondo dei circhi di periferia, quelli più malandati, dove a fatica riuscite a vedere un leone, dove pochi “artisti” fanno di tutto sotto differenti travestimenti, dal vendere cuscini all’ingrosso, al calarsi nei panni di un funambolo ungherese o in quelli di un improbabile domatore spagnolo.
Affascinati dall’atmosfera che percorreva i racconti, miscela di sogno e “crudezze”, decidemmo di non metterli in scena, ma di giocarci contro.
Da questo gioco è nato CONFINE.

Spettacolo di confine lo è davvero per le Albe.
Terminato il “cantiere Dick”, ci poniamo, a partire da questo lavoro, l’obiettivo di una scrittura scenica autonoma, di un linguaggio teatrale che non rispecchi la drammaturgia del testo, ma produca esso stesso drammaturgia, poesia del teatro.
Abbiamo sempre inteso, anche negli spettacoli precedenti, mettere al centro l’attore, il suo corpo, le sue ferite; qualcosa, forse la sudditanza al ‘progetto’ precedentemente definito, faceva sì che tale presenza a volte sbiadisse, perdesse di peso.
Durante le prove di nel loro procedere, ci siamo resi conto che la ‘pratica’ dell’attore può essere sottolineata sino a farsi progetto, invenzione di un teatro necessario, necessario per chi lo fa come per coloro che lo andranno a consumare.
Il ruolo del regista, allora, non potrà essere quello di cane da guardia del testo: il regista crea insieme all’attore le condizioni della “di lui” esplosione, per poi esiliarsi lontano dalla scena e farsi assenza partecipe, occhio che guarda e aiuta, misurando tempi, reazioni, cadute.
Più che di “testi”, una simile strada avrebbe bisogno di scrittori, uomini in carne ed ossa, che mettano al loro “pratica” produttrice di visioni, a reagire con il lavoro dei teatranti.

Raffè è tante cose.
Cucciolo di balena bianca, domatore di animali registrati, Pino e il suo pesce-fachiro, Sansone e le sue formule magiche.
Il circo Watutsi può concentrare tutto questo, ed i confini sono poco chiari.
Raffè è soprattutto un clown che lotta contro angeli invisibili, angeli cattivi che la riempiono di buffe, cioè di schiaffi.
Raffè è un “buffone del profondo”, come titola uno stupendo quadro di Klee.
Raffè, come Gabalo e Chip in EFFETTI RUSHMORE, come Galy Gay in RUMORE DI ACQUE, è un essere scombinato in un universo chiuso e caotico: e nutre desideri infiniti.
Essi mirano a superare il mondo, o meglio, come scrive Starobinski a proposito della figura archetipica del clown, «a introdurre nel mondo il segno tangibile di una passione venuta da altrove, o che altrove mira».



Rassegna stampa

Clown tuttofare
Spettacolo: Confine-1986
Testata: Il Resto del Carlino
Data: 04 febbraio 1986


Stasera le "Albe" di "Confine"
Spettacolo: Confine-1986
Testata: L'Unitą
Data: 05 febbraio 1986


E le Albe recitano oltre il Confine
Spettacolo: Confine-1986
Testata: La Repubblica
Data: 05 febbraio 1986


"Modelli fuori stagione" e il Goldoni chiude
Spettacolo: Confine-1986
Testata: Il Nuovo Ravennate
Data: 07 febbraio 1986


Osservatorio teatrale
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Carlo Infante
Testata: Reporter
Data: 08 febbraio 1986


Le "Albe di Verhaeren" in "Confine"
Spettacolo: Confine-1986
Testata: L'Unitą
Data: 21 febbraio 1986


"Confine" delle Albe debutta stasera a Reggio
Spettacolo: Confine-1986
Testata: La Repubblica
Data: 21 febbraio 1986


Non c'č alcun "Confine" tra attore e personaggio
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Alessandra Indrigo
Testata: Gazzetta di Reggio
Data: 23 febbraio 1986


Fantascienza dal ridere con le Albe
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Manuela Zinani
Testata: Il Resto del Carlino
Data: 23 febbraio 1986


E' arrivato il piccolo circo
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Gianfranco Rimondi
Testata: L'Unitą
Data: 23 febbraio 1986


Quel clown e' un grande mediatore
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Antonio Caronia
Data: 03 marzo 1986


Confine
Spettacolo: Confine-1986
Testata: Corriere della Sera
Data: 24 marzo 1986


Albe di Verhaeren
Spettacolo: Confine-1986
Testata: L'Unitą
Data: 01 aprile 1986


Vita misera e malandata in un circo di periferia
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Anna Bandettini
Testata: La Repubblica
Data: 02 aprile 1986


L'ultima smorfia del clown
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Marco Palladini
Testata: Paese Sera
Data: 02 aprile 1986


Quel labile confine tra il circo e la vita
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Elena Mantaut
Testata: Il Giornale
Data: 04 aprile 1986


Clown diseredati in citta' grigie
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Paolo Crespi
Testata: Avvenire
Data: 10 aprile 1986


Un circo di periferia
Spettacolo: Confine-1986
Testata: L'Unitą
Data: 23 aprile 1986


Il Terzo Teatro rivive con un circo senza animali
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Lucio Fontana
Testata: Gazzetta di Modena
Data: 25 aprile 1986


Ora il nuovo teatro parla
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Antonella Marrone
Testata: L'Unitą
Data: 09 luglio 1986


"Confine" nel circo tra sogno e realtą
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Valeria Ottolenghi
Testata: Gazzetta di Parma
Data: 14 dicembre 1986


Un poverissimo circo per una brava attrice
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Valeria Ottolenghi
Testata: Gazzetta di Parma
Data: 19 dicembre 1986


I confini a teatro
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Piero Perona
Testata: La Stampa
Data: 15 gennaio 1987


Sogni impossibili di clown nel circo della disperazione
Spettacolo: Confine-1986
Testata: La Stampa
Data: 16 gennaio 1987


"Confine" la demarcazione delle idee
Spettacolo: Confine-1986
Autore: G. Sebastiano Brizio
Testata: L'Avanti!
Data: 17 gennaio 1987


dodici spettacoli sulla scena regionale
Spettacolo: Confine-1986
Testata: L'Unitą
Data: 17 febbraio 1987


Miserabili a Calcutta
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Maria Grazia Cutuli
Testata: La Sicilia
Data: 06 maggio 1987


In scena oggi: Confine
Spettacolo: Confine-1986
Testata: La Sicilia
Data: 06 maggio 1987


Quei trucchi da ipocrita
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Giosuč Calaciura
Testata: Il Giornale di Sicilia
Data: 07 maggio 1987


«confine» di clown
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Maria Grazia Cutuli
Testata: La Sicilia
Data: 08 maggio 1987


Dentro quel circo il confine esistenziale
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Gaetano Caponetto
Testata: L'Espresso
Data: 08 maggio 1987


Dubbi dentro il circolo chiuso
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Lina Prosa
Testata: L'ora
Data: 09 maggio 1987


Il fascino del circo in chiave moderna
Spettacolo: Confine-1986
Autore: Beppe Mandando
Testata: Il Manifesto
Data: 21 luglio 1987


Albe di Verhaeren
Spettacolo: I brandelli della Cina che abbiamo in testa-1987, Confine-1986
Autore: Emilio Vita
Testata: Il Brillante
Data: 28 ottobre 1987



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